17. Il padre Daniele raccontava: «Il padre Arsenio rimase tanti anni con noi; gli davamo soltanto un cestino di pane per un anno e poi, quando andavamo a trovarlo, ne mangiavamo anche noi» [1] (PJ IV, 4). [1] Praticava, cioè, un tale digiuno che di quel poco pane ne restava sempre anche per gli altri.
leggi tuttoDigiuno
20. Il padre Agatone aveva un tempo due discepoli che conducevano vita solitaria; un giorno chiese a uno: «Come vivi nella tua cella?». Egli rispose: «Digiuno fino a sera, quindi mangio due piccoli pani». L’anziano gli disse: «Buon regime, senza gran fatica». Chiese anche all’altro: «E tu come?». Rispose: «Digiuno un giorno sì e un […]
leggi tutto1. Il padre Dula diceva: «Se il nemico vuole costringerci ad abbandonare la solitudine, non ascoltiamolo; poiché nulla può combatterlo come la solitudine unita all’astinenza dal cibo: esse donano l’acutezza agli occhi interiori» [1] (161bc). [1] Le pratiche ascetiche, come già abbiamo visto (cf. nota 104, p. 133), non devono essere assolutizzate ma considerate nel […]
leggi tutto7. Un fratello gli chiese: «Padre, posso non mangiare pane per qualche giorno?». «Fai bene – dice l’anziano –, anch’io ho fatto così». Dice il fratello: «Vorrei portare i miei ceci al mulino e farne della farina». «Se torni ancora al mulino – dice l’anziano –, fatti pure il tuo pane! Che bisogno c’è di […]
leggi tutto1. Il padre Teodoto ha detto: «La scarsità di cibo consuma il corpo del monaco». Un altro anziano ha detto: «Le veglie lo consumano ancora di più» (197c; PJ IV, 18).
leggi tutto3. Il padre Giovanni Nano disse: «Quando un re vuole conquistare una città nemica, prima di tutto taglia l’acqua e i viveri; così i nemici, consumati dalla fame, gli si assoggettano. Avviene la stessa cosa per le passioni della carne: se l’uomo combatte col digiuno e con la fame, i nemici sono resi impotenti contro […]
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