ISAIA DI SCETE L’abbiamo già incontrato come discepolo di Amoe (cf. Amoe 2) e di Achilla, da cui deve aver appreso, a prezzo di non piccole umiliazioni, uno spirito di sacrificio che inizialmente non aveva: è significativo, a questo riguardo, il confronto tra il n. 3 di Achilla e il n. 6 di Isaia, e […]
leggi tuttoIsaia di Scete
1. Disse il padre Isaia: «Niente giova al novizio più del disprezzo. Il novizio che è disprezzato e lo sopporta, è come una pianta che viene innaffiata ogni giorno» (180d-181a).
leggi tutto2. Disse ancora, di coloro che iniziano bene la vita monastica e si sottomettono ai santi padri: «Come accade alla porpora: la prima tintura non si scolora. E come i rami teneri si innestano e si piegano facilmente, così avviene dei novizi che vivono nella sottomissione».
leggi tutto3. Disse anche che un novizio che cambi da monastero a monastero, somiglia a una bestia trascinata qua e là alla cavezza.
leggi tutto4. Raccontò ancora: «Il presbitero di Pelusio, un giorno che si fece un banchetto fraterno e che i fratelli mangiavano e parlavano insieme nell’adunanza, li rimproverò dicendo: – State zitti, fratelli. Ho visto un fratello che mangia con voi e beve tanti bicchieri quanti voi, e la sua preghiera sale al cospetto di Dio come […]
leggi tutto5. Raccontavano che un giorno il padre Isaia, preso il suo bastone, andò nel granaio e disse al proprietario del terreno: «Dammi del grano». «Hai tu mietuto, padre?», gli dice l’altro. «No». «Come puoi dunque pretendere del grano se non hai mietuto?». E l’anziano a lui: «Chi non ha mietuto non riceve dunque nulla?». «No», […]
leggi tutto6. Lo stesso padre Isaia chiamò uno dei fratelli e gli lavò i piedi; quindi gettò nella pentola una manciata di lenticchie. Appena cominciarono a bollire, le tolse dal fuoco. Ma il fratello gli disse: «Non sono ancora cotte, padre!». «Non ti basta di aver semplicemente visto il fuoco? – gli disse l’anziano. Questa è […]
leggi tutto7. Egli diceva: «Dio vuole usare misericordia a un’anima, ma essa non tollera le redini e le rifiuta per seguire invece la propria volontà. Egli lascia che soffra ciò che non vorrebbe, perché così impari a cercarlo».
leggi tutto8. Soleva anche dire: «Se qualcuno vuole rendere male per male [1], può ferire la coscienza del fratello anche con un solo cenno» (181cd). [1] Cf. Rm 12, 17.
leggi tutto9. Gli fu chiesto: «Che cos’è l’amore del denaro?». Rispose: «È il non credere che Dio si prenderà cura di te, il disperare delle sue promesse, e il volere farti grande» (181d-184a).
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