ISACCO, PRESBITERO DELLE CELLE Devoto discepolo di Cronio e di Teodoro di Ferme, si richiama anche all’insegnamento di Pambone. La notizia del sinassario alessandrino (14 maggio) collega la sua vocazione monastica all’incontro con vecchi monaci venuti a vendere i loro prodotti nel piccolissimo villaggio di cui egli era nativo e in cui viveva in condizioni […]
leggi tuttoIsacco presbitero delle Celle
1. Un giorno vennero dall’abate Isacco per ordinarlo presbitero, ma egli, udito ciò, fuggì in Egitto, andò in campagna, e si nascose in mezzo al fieno. I padri che lo inseguivano, giunti in quel campo, si fermarono per riposarsi un po’, perché era notte, e sciolsero l’asino perché pascolasse. L’asino, allontanatosi, si fermò di fronte […]
leggi tutto2. Il padre Isacco raccontò: «Quando ero giovane, vivevo con il padre Cronio, il quale, sebbene fosse vecchio e tremolante, non mi diede mai un lavoro da fare. Anzi, egli stesso si alzava per porgere la brocca a me e agli altri. E ho vissuto anche con il padre Teodoro di Ferme, e nemmeno questi […]
leggi tutto3. Quando il padre Abramo e il padre Isacco vivevano insieme, un giorno il padre Abramo, rientrando, trovò il padre Isacco che piangeva, e gli disse: «Perché piangi?». E l’anziano a lui: «E perché non dovremmo piangere? Dove potremmo andare? I nostri padri sono morti; il nostro lavoro non basterebbe per il costo della nave, […]
leggi tutto4. Il padre Isacco, presbitero alle Celle, ha detto: «Conosco un fratello che, mentre era in un campo a mietere, ebbe voglia di mangiare una spiga. Chiese allora al proprietario del campo se poteva mangiarla; e quello, sorpreso, gli disse: – Padre, il campo è tuo, e a me lo chiedi? A tal punto giungeva […]
leggi tutto5. Disse pure ai fratelli: «Non conducete qui dei bambini, perché a motivo dei bambini quattro conventi di Scete sono divenuti deserti» [1] (225b; PJ X, 32). [1] Cf. nota 1, p. 232.
leggi tutto6. Raccontavano del padre Isacco che egli mangiava assieme al suo pane la cenere dell’incensazione dell’offerta [1]. [1] È insieme atto di penitenza (cf. Sal 102, 10) e di comunione, cioè di maggiore partecipazione all’offerta.
leggi tutto7. Il padre Isacco diceva ai fratelli: «I nostri padri e il padre Pambone indossavano abiti ricavati dalle foglie di palma, vecchi e rappezzati. E voi adesso portate vesti preziose. Andate via di qui, abbandonate questo luogo». Quando stavano per andare alla mietitura, diceva: «Non vi darò più nessun ordine, perché voi non li custodite» […]
leggi tutto8. Uno dei padri ha raccontato che, al tempo del padre Isacco, giunse un giorno al convento delle Celle un fratello vestito con un abito corto. Ma egli lo cacciò dicendogli: «Questo è un luogo per monaci. Tu invece sei un secolare, non puoi rimanere qui» (225bc; PJ VI, 8).
leggi tutto9. Disse il padre Isacco: «Non ho mai portato con me nella mia cella un pensiero contro un fratello che mi avesse fatto soffrire; e mi sono sempre dato premura di non lasciare entrare un fratello nella sua cella con un pensiero contro di me» [1]. [1] Cf. Agatone 4.
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