GIOVANNI NANO «Ma chi è questo padre Giovanni, che con la sua umiltà fa pendere dal suo dito mignolo tutta Scete?» (n. 36). È la migliore presentazione di questo grande «piccolo» Giovanni. Le versioni latine hanno tradotto con «Nanus» il greco kolobós, breve, corto; appellativo che è rimasto a ricordare la sua bassa statura. L’abbiamo […]
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1. Raccontavano del padre Giovanni Nano che, ritiratosi a Scete presso un anziano della Tebaide, visse nel deserto. Il suo padre, preso un legno secco, lo piantò e gli disse di innaffiarlo ogni giorno con un secchio d’acqua, finché non desse frutto. L’acqua era tanto lontana che doveva partire alla sera per essere di ritorno […]
leggi tutto2. Raccontavano che il padre Giovanni Nano disse un giorno al suo fratello maggiore: «Vorrei essere libero da ogni preoccupazione come lo sono gli angeli, che non fanno nessun lavoro, ma adorano Dio incessantemente». Si tolse quindi il mantello e se ne andò nel deserto. Trascorsa una settimana, ritornò dal fratello e bussò alla porta. […]
leggi tutto3. Il padre Giovanni Nano disse: «Quando un re vuole conquistare una città nemica, prima di tutto taglia l’acqua e i viveri; così i nemici, consumati dalla fame, gli si assoggettano. Avviene la stessa cosa per le passioni della carne: se l’uomo combatte col digiuno e con la fame, i nemici sono resi impotenti contro […]
leggi tutto4. Disse anche: «Colui che si sazia e chiacchiera con un ragazzo, nella sua mente ha già fornicato con lui» [1] (205b). [1] Cf. Mt 5, 28. Giovanni Nano afferma la connessione fra la lussuria e l’ingordigia ed esprime il grande timore, che emerge negli apoftegmi con una frequenza impressionante, di tentazioni omosessuali costituite dalla […]
leggi tutto5. Disse anche: «Un giorno, mentre percorrevo la strada di Scete portando le corde, vidi il cammelliere che mi fece adirare. Io allora abbandonai ogni cosa e fuggii» [1]. [1] Quest’episodio, analogo al seguente, mostra la grande umiltà di Giovanni; batte subito in ritirata piuttosto che essere trascinato dall’ira. Cf. Isidoro di Scete 7.
leggi tutto6. Un’altra volta durante la mietitura udì un fratello che parlava con ira al vicino e gli diceva: «Ah! Anche tu?». Egli allora cessò di mietere e fuggì.
leggi tutto7. Accadde che un giorno gli anziani mangiavano insieme, e vi era con loro anche il padre Giovanni. Si alzò a porgere l’acqua un presbitero molto ragguardevole, e nessuno volle accettarla da lui tranne Giovanni Nano. Si stupirono e gli dissero: «Come mai tu che sei il più giovane di tutti hai osato farti servire […]
leggi tutto8. Il padre Giovanni Nano era seduto un giorno davanti alla chiesa. Si radunarono attorno a lui i fratelli e lo interrogavano sui loro pensieri. Vedendo questo, un anziano, tentato d’invidia, disse: «Giovanni, il tuo calice è colmo di veleno!». «È proprio così, padre – gli dice Giovanni –, e dici questo benché tu veda […]
leggi tutto9. I padri raccontavano che un giorno in cui i fratelli mangiavano l’agape fraterna, uno di loro scoppiò a ridere a tavola. Vedendolo, il padre Giovanni pianse e disse: «Che cos’ha questo fratello nel cuore? Poiché ride, mentre dovrebbe piangere quando prende parte all’agape fraterna» [1] (205d-208a; PJ III, 6). [1] Con questo il padre […]
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