GIOVANNI IL PERSIANO Non si hanno notizie biografiche, tranne l’indicazione della sua origine e del fatto che visse in Egitto. Da questi quattro brani emerge tuttavia una figura di rilievo, soprattutto per un’innocenza e un amore spinti fino all’ingenuità. L’ultimo testo mostra un’ampia conoscenza e un uso molto sapiente della Scrittura (cf. Introd., p. 32).
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1. Venne un giorno un fanciullo per essere liberato dal demonio; e giunsero dei fratelli da un cenobio dell’Egitto. Uscendo, l’anziano vide un fratello peccare col fanciullo, ma non li rimproverò, perché disse: «Se Dio che li ha creati vedendo questo non li brucia, chi sono io da rimproverarli?» (236c).
leggi tutto2. Uno dei padri raccontò che il padre Giovanni il Persiano per il suo grande amore era giunto a un grado di profondissima innocenza. Dimorava nell’Arabia d’Egitto. Un giorno si fece prestare da un fratello una moneta d’oro, con cui comprò della tela da lavorare. Ma venne da lui un fratello che lo pregò dicendogli: […]
leggi tutto3. Raccontavano del padre Giovanni il Persiano che un giorno vennero da lui dei malfattori. Egli prese un catino e cominciò a lavar loro i piedi, ed essi, vergognatisi, cominciarono a pentirsi.
leggi tutto4. Un tale disse al padre Giovanni il Persiano: «Abbiamo tanto penato per il regno dei cieli; lo erediteremo infine?». E l’anziano disse: «Confido di ereditare la Gerusalemme dell’alto [1] iscritta nei cieli [2]. Colui che ha promesso è fedele [3]; perché dovrei dubitare? Sono stato ospitale come Abramo, mite come Mosè, santo come Aronne, […]
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