ELIA Sotto questo nome si celano probabilmente vari omonimi, e a più di uno di essi appartiene il gruppo dei detti che segue. La prima frase del detto n. 6, ripresa quasi testualmente da s. Benedetto: «Così stiamo nel salmeggiare, in modo che la nostra mente concordi con la nostra voce» (Regola, c. 19), costituirà […]
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1. Il padre Elia disse: «Io ho timore di tre cose: di quando l’anima uscirà dal corpo, di quando m’incontrerò con Dio, di quando la sentenza sarà proferita contro di me» (184a; PJ III, 4).
leggi tutto2. Gli anziani dissero al padre Elia in Egitto che il padre Agatone era un bravo padre. Dice loro l’anziano: «Rispetto alla sua generazione è bravo». «E rispetto agli antichi?», gli dicono. «Vi ho detto – ripeté – che è bravo rispetto alla sua generazione. Quanto agli antichi, ho visto un uomo a Scete che […]
leggi tutto3. Disse il padre Elia, il diacono: «Che cosa può il peccato dove vi è il pentimento? E a che giova l’amore dove c’è l’orgoglio?» [1]. [1] Il pentimento cancella il peccato e l’orgoglio l’amore.
leggi tutto4. Il padre Elia raccontò: «Ho visto un tale che aveva sotto al braccio una fiaschetta di vino. Per svergognare i demoni, poiché si trattava di un’immaginazione, chiesi al fratello: – Fammi la carità, tira su un po’. Quando ebbe alzato il mantello, si trovò che non aveva nulla. Vi ho detto questo perché non […]
leggi tutto5. Disse ancora: «O gli uomini pongono mente ai peccati, o a Gesù, o agli uomini».
leggi tutto6. Disse ancora: «Se la mente non salmodia insieme al corpo, è vana la fatica. Se infatti uno ama la tribolazione, essa gli diverrà poi gioia e quiete» (184cd).
leggi tutto7. Raccontò ancora che un anziano viveva in un tempio [1]. Vennero i demoni a dirgli: «Vattene da casa nostra». E l’anziano disse: «Voi non avete casa». Allora cominciarono a disperdergli tutti i rami di palma. Ma l’anziano pazientemente li raccolse. Infine, presagli la mano, il demonio lo trascinò fuori; ma egli, giunto alla porta, […]
leggi tutto8. Un fratello si recò dal padre Elia l’esicasta [1], nel cenobio della grotta del padre Saba [2], e gli chiese: «Padre, dimmi una parola». L’anziano disse al fratello: «Ai tempi dei nostri padri, erano amate queste tre virtù: la povertà, la mitezza, la continenza. Ora invece i monaci sono dominati dall’avidità, dall’ingordigia, dalla sfrontatezza. […]
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